Un libro in valigia

"Lui mi guardava come se non vedesse me, ma qualcun altro, o qualche altra cosa, come se stesse guardando un quadro."  Non posso ritenermi un'esperta d'arte o una grande appassionata, eppure mi è sempre piaciuto guardare i dipinti e cercarne di capire l'ambientazione, le tecniche utilizzate e la provenienza dell'ispirazione dell'artista. "La ragazza con l'orecchino di perla" lo comprai usato mesi fa (infatti i bordi del libro sono un po' rovinati) perché rimasi colpita dalla trama e dalla copertina che riprende il volto dipinto nel quadro di Vermeer, un artista olandese di cui si sa poco. Ciò che si sa con certezza è che "La ragazza col turbante", o anche "La ragazza con l'orecchino di perla" è uno dei suoi lavori più conosciuti ed apprezzati al mondo. L'autrice del libro Tracy Chevalier ha costruito una storia incantevole attorno alla provenienza di questo quadro, ma soprattutto attorno alla ragazza dipinta. P

"Avremmo mostrato loro quante volte una donna può cadere e rialzarsi, quante volte, molte più di uomo, perché ai colpi noi donne siamo abituate."   Ci sono storie che scaldano il cuore in maniera impressionante. È il caso di "Fiori di Kabul", un libro di poco più di centocinquanta pagine che ho letto in un solo giorno.  La protagonista è una ragazzina molto curiosa di nome Maryam. La sua vita scorre piuttosto tranquilla nella città afgana: va a scuola, ha un padre molto legato alle rigide regole religiose che però vede poco a causa del suo lavoro che lo costringe a viaggiare spesso, una madre con poche libertà che si occupa con devozione alla casa e ai figli e un fratello che rappresenta il suo compagno di giochi e di dispetti. Maryam ha anche una migliore amica, una ragazza di nome Samira: loro rappresentano i fiori di Kabul, cresciute da sempre insieme e senza alcun limite. Un evento inaspettato sconvolge la vita di Maryam: una straniera passa davanti casa sua a b

 È la seconda volta che collaboro con Gianluca Gemelli e devo dire di non essermene pentita.  Mentre ero nel pullman universitario per tornare a casa pensavo a quale lettura proporre su Instagram per Halloween e proprio in quell'istante mi sono ritrovata un messaggio dell'autore Gianluca che mi proponeva un suo libro a tema. Ovviamente non ho potuto non accettare, vista la trama intrigante. "Il lato oscuro del buio" è una raccolta di diciotto racconti brevi horror. Morte, paura, sofferenze, giochi tragici, strade buie e pericolose, individui cattivi e con strane caratteristiche, magia e credenze popolari si addensano in queste pagine per regalare al lettore emozioni fortissime.  Ammetto che alcune storie mi hanno fatto veramente paura (chissà se riuscirò a dormire bene questa notte o penserò a questi racconti)! La scrittura è molto scorrevole e gli amanti del genere sapranno sicuramente apprezzare le parole e le atmosfere create dell'autore. A parer mio, però, que

  "I ricordi sono solo un mezzo per scaldare il cuore." Il lago di luce" l'ho letto fra una colazione e l'altra, immersa nella più totale calma. È il secondo libro che leggo scritto da Domenico Corna e devo dire di aver trovato questa volta la sua penna diversa, più matura. Dietro queste pagine c'è sicuramente un lavoro immenso. Leggendo questo libro ho compiuto una sorta di viaggio spirituale, proprio come tutti i personaggi descritti dall'autore: mi sono interrogata sulla vita, sul suo senso e sul mondo che si apre dopo esser morti. La protagonista di questo libro, Elena, è una ragazza come le altre. Un giorno, mentre è in volo con suo fratello, vede un bellissimo lago ed una bambina tutta sola. Quella bambina assume le sue sembianze.  Così, dopo questo evento mistico, Elena decide di percorrere un lungo cammino sulle montagne per raggiungere quell'incantevole lago, dove il tempo sembra essersi fermato.  I paesaggi che vede la sorprendono, la natura