Recensione "Stai zitta" - Michela Murgia



  Durante le festività natalizie ho letto "Morgana", di Murgia e Tagliaferri. L'ho trovato un libro splendido e le storie delle dieci donne raccontate mi hanno dato spunti di riflessione.
Così mi son convinta a voler leggere tutti i libri di Michela Murgia e "Stai zitta" è il secondo che mi passa fra le mani.
L'ho letto nel giro di due giorni, perché molto interessante e nato da una penna precisa e diligente.
In questo libro la scrittrice esamina il linguaggio sessista e patriarcale vigente in Italia (molti terminali li traduce anche in inglese, per sottolineare quanto il patriarcato sia un sistema globale).
Da studentessa di lettere moderne mi sono ricordata di una lezione di una professoressa di linguistica generale che, un po' come Murgia, analizzava il linguaggio. Ci sottopose ad una riflessione chiedendoci se anche per noi fosse importante il maschile o il femminile in ambito lavorativo. Mi spiego: è uguale dire "dottore" al posto di "dottoressa"?
È giusto condannare un'intera e storica lingua perché magari considerata in tempi odierni "sessista"?
No, ovvio. Una lingua non può essere sessista. È sessista il modo in cui le società sono state costruite, però.
Sono sessisti gli appellativi che ci vengono affibbiati, spesso volgari e per niente compiacenti, è sessista il divario salariale, è sessista la poco equilibrata divisione dei compiti domestici.
Ho trovato (e forse qui provocherò stupore) molti concetti dell'autrice un po' troppo esagerati, a tratti lontani dalla quotidianità, come nel capitolo "Le donne sono le peggiori nemiche delle donne" perché sì, la solidarietà femminile non esiste. Anzi, a volte si trova maggiore conforto nel parlare con un uomo che con una persona dello stesso sesso. Alcuni temi invece -come quelli citati poco prima- li ho appoggiati totalmente.
"Stai zitta" è un libro che mi ha divisa un po' a metà, ma in ogni caso non posso mettere in dubbio l'eccellenza e l'intelligenza (nome inteso così come va inteso, ossia inter ligere, saper leggere dentro le cose) di Michela Murgia. Lo consiglio perché vorrei che i lettori prendessero questo libro come un esempio all'auto miglioramento e all'autoanalisi. 


Pagine: 128

Editore: Einaudi 

Costo: 13,00€

Voto: ★★★


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