Recensione "Il dono di Benjamin" - Dan Ruben


"Prima di parlare domandati se ciò che dirai corrisponde a verità, se non fa del male a qualcuno, se è utile e, soprattutto, se vale la pena turbare il silenzio per ciò che vuoi dire."

 "Il dono di Benjamin" è il terzo libro che leggo di Dan Ruben (Ciro De Luca) ed è anche quello che ha superato ogni mia aspettativa. 
Non saprei classificarlo in un determinato genere letterario perché è un romanzo con tante sfumature: si passa dal thriller all'amore e al magico.
La storia ha inizio con un attentato terroristico che colpisce un treno appena partito da Roma. Uno dei passeggeri era stato avvisato di non salire sul mezzo da un senzatetto. Grazie a questo indizio, il dottor Libermann e la sua squadra si mettono in azione per cercare quell'ambulante, Benjamin Burke, scappato anni prima dal loro laboratorio. Benjamin nel frattempo ha cambiato nome in Tommaso e tutto ciò che vuole fare è continuare a vivere la sua vita nascosto, senza più esser ricercato per il potere di saper vedere il futuro. In uno di questi giorni fra le storiche strade di Roma incontra una dolce ragazza, Sara, che si dimostra molto leale e pronta a dargli sostegno.
Insieme dovranno scappare dalla crudeltà del dottor Libermann ed in generale dalla crudeltà di un mondo che vuole solo sfruttare in modo totalmente negativo le potenzialità di Benjamin. 
È un libro consigliatissimo: la penna  di Dan Ruben si rivela sempre impeccabile ed il romanzo trascina il lettore in un meraviglioso turbinio di emozioni.


Pagine: 135

Editore: Incipit23

Costo: 16,00€

Voto: ★★★★★


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