Recensione "All'ombra della Grande Quercia" - Christian Malvicini
Ogni giorno viviamo la nostra frenetica vita senza ragionare troppo su noi stessi, sul nostro passato e sui nostri problemi. Semplicemente andiamo avanti, pensando che domani ci sia sempre un nuovo giorno da vivere.
È proprio in questo frangente, fra vita e morte, che si intrecciano, sotto l'ombra di una grande quercia, le vite dei protagonisti di questo breve romanzo dello scrittore e fotografo Christian Malvicini: Guido, Beatrice e Saverio.
Si conoscono per via di un incidente stradale sconvolgente che coinvolge tutti loro ed un giovane ragazzo di nome Dante, ridotto in fin di vita.
Beatrice Boneschi inizia a scoprire la verità sulla sua famiglia e sulle persone a lei più care, Saverio Colombo si scontra con le scelte sbagliate del suo passato e Guido Archetti, personaggio che più mi è piaciuto, attraversa un periodo difficile per liberarsi dal vizio dell'alcool e per riflettere sulla sua vita. Convivere con genitori malati e svolgere più lavori per permettersi un piatto sulla tavola non è facile.
Il bello di questo romanzo è che, pur essendo un'opera di fantasia, rappresenta problematiche della vita di tante persone. La scrittura è fluida, gli occhi corrono veloci fra le righe per cercare di saperne di più e per leggere della pace che trasmette quella grande quercia, punto di incontro dei protagonisti del libro.
Ciò va a sottolineare quanto il filo fra vita e morte sia sottile e quanto, come ogni volta, la natura è luogo di perdizione e ritrovamento di sé.
Pagine: 183
Editore: /
Costo: 14,99 €
Voto: ★★★★★/5
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