Recensione "La signora delle camelie" - Alexandre Dumas


 "Quindi voi vi prendereste cura di me?"
"Sì."
"Mi restereste accanto ogni giorno?"
"Sì."
"E anche tutta la notte?"
"Fino a quando non vi verrò a noia."
"E come chiamate tutto questo?"
"Devozione."
"E da dove viene questa devozione?"
"Dall'affetto irresistibile che provo per voi."


Il mio primo impatto con la famiglia Dumas è stato pessimo: ho letto "I tre moschettieri" con estrema lentezza, perché le lunghe descrizioni dei paesaggi e dei personaggi mi annoiavano a morte. "La signora delle Camelie" mi ha fatto totalmente ricredere. E' pur vero che il modo di scrivere di Alexandre Dumas padre e Alexandre Dumas figlio cambia molto. Anche Dumas figlio descrive le cose nei minimi dettagli ed in modo prolisso, ma lo fa comunque con una certa leggerezza, quasi come a voler lasciarti entrare negli spazi che lui vede. Il romanzo è raccontato dal punto di vista dell'autore: Dumas infatti, dopo aver acquistato un libro appartenuto ad una giovane ragazza ormai morta, conosce Armand Duval. Quest'uomo era stato l'amante della defunta, ossia la bella Marguerite Gautier, una delle donne più chiacchierate della Parigi dell'Ottocento. Marguerite Gautier era una mantenuta, una donna che oggi definiremmo come poco di buono. La sua vita era un continuo di uomini ricchi, corteggiamenti, feste, teatri, gioielli, vestiti alla moda ed ovviamente mazzi di camelie, i suoi fiori preferiti. Eppure, dietro questa vita agiata si nascondono malattia e solitudine. Armand Duval, giovane rampollo innamorato perso della donna, cerca in ogni modo di conquistarla e quando ci riesce è l'unico a preoccuparsi anche della sua salute. Così aiuta Marguerite ad allontanarsi da quella vita ribelle e lussuosa, a frequentare molti meno amanti ed insieme si trasferiscono in campagna. E' proprio in questo nido d'amore che però iniziano a sorgere dei grandi problemi...
Dumas racconta questa storia d'amore riportando le parole che gli aveva raccontato Duval.
"La signora delle camelie" è un classico meraviglioso: Armand Duval è un uomo dolcissimo e la sfrontatezza e la voglia di libertà di Marguerite sono valori che tuttora dovremmo tenere ben presenti. Fra l'altro, il personaggio di Marguerite è realmente esistito e si rifà a Marie Duplessis, donna molto famosa alla corte di Luigi Filippo.
E' una lettura super consigliata che secondo me si addice anche a queste primissime giornate primaverili!



Pagine: 256

Editore: Deagostini 

Costo: 8,90€

Voto: ★★★★★

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