Recensione "La prigione di vetro" - Domenico Vasile
Collaborare con lo scrittore Domenico Vasile è sempre un piacere immenso e questo è ormai il suo quarto libro che leggo.
Ogni volta che termino un'opera di sua creazione vengo sopraffatta dalle emozioni.
Nel caso di "La prigione di vetro - il labirinto degli inganni", secondo libro della "Trilogia del Delirio" ho provato incredulità. Sul serio, il finale mi ha lasciata completamente spiazzata, non me l'aspettavo. Stento ancora a credere a ciò che ho letto e non vedo l'ora di leggere il sequel!
Il protagonista è Dan Twice, che racconta la sua nuova vita in California con la sua bellissima compagna Dorothy, talvolta integrando dei flashback sulle sue esperienze passate e sulle sue vecchie amicizie.
Il libro si apre con una scena di vita quotidiana: Dan spacca la legna nel giardino della sua casa. Ma è proprio qui che la trama inizia ad avere una piega vertiginosa ed inizia ad avere sfumature del genere thriller.
Dan si ritrova in situazioni bizzarre e pericolose, restando intrappolato in una prigione di vetro da cui cerca di evadere.
La sua mente mescola immagini e sensazioni diverse, contrastanti, portandoci a chiedere cosa sia vero e cosa sia falso e quanto qualcosa sia davvero terrificante.
Il protagonista trascina il lettore con estrema scioltezza nella sua mente un po' squilibrata, tenendolo incollato alle pagine del libro.
È inevitabile dire che questo è un altro capolavoro di Domenico Vasile. Fra l'altro, è il suo primo libro ad essere pubblicato da una casa editrice.
Pagine: 215
Editore: Blitos
Costo: 12,90 €
Voto: ★★★★★
-Collaborazione-
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