Recensione "Città di carta" - John Green

 


"Andar via è terribile, finché non te ne sei andato.
Dopo, è la cosa più maledettamente facile del mondo."


Città di Carta rientra nella lista dei miei libri preferiti in assoluto. Comprai il libro al mercatino dell'usato e lo pagai circa tre euro, dopo averlo visto tante volte qui su Instagram. È stato una piacevole scoperta: ho amato il modo di scrivere di John Green e il racconto sulle città e le persone di carta.
Quentin Jacobsen è un ragazzo simpatico, studioso e molto tranquillo: nella vita trova rassicurazione nelle cose più noiose, come la scelta dell'università, il lavoro e la famiglia.
Margo è la sua vicina di casa ed è la ragazza con cui ha trascorso gran parte della sua infanzia. Lei è l'opposto di Quentin: è uno spirito libero e detesta pensare al futuro.
Una sera, Margo entra nella camera di Quentin attraverso la finestra e lo trascina in un'avventura formidabile nella città di carta, Orlando. Il giorno dopo, lei scompare misteriosamente. Nessuno riesce a trovarla ed i suoi genitori ormai si sono arresi ai comportamenti della figlia.
Quentin invece ripone ancora delle speranze: non riesce ad immaginarla morta. Così insieme agli amici Ben, Lacey e Radar parte per un viaggio alla ricerca della sua compagna d'infanzia, una ragazza di carta che lui non può immaginare in altro modo che come la bambina di cui si è innamorato da piccolo.


Pagine: 391

Editore: Rizzoli

Costo: 16,00 €

Voto: ★★★★★

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