Recensione "Il giovane Holden" - J. D. Salinger




"Il problema è tutto lì. Che quando sei davvero depresso non riesci nemmeno a pensare."



Premetto che il Giovane Holden l'avevo già letto in versione digitale, ma sapete bene che preferisco di gran lunga i libri cartacei. Ergo, non potevo non comprare una copia di questo meraviglioso romanzo (devo dire anche un po' piegata a furia di portarla in giro con me), che tempo fa mi consigliò un amico.
Holden Caulfield, adolescente americano, inizia a scrivere la sua storia mentre è chiuso in un ospedale psichiatrico. Racconta delle scuole in cui è stato, dei professori che più gli stavano simpatici come Spencer ed Antolini e di tutti i suoi compagni di scuola. Racconta delle ragazze che ha conosciuto e che infondo un po' ha amato, in particolare Sally e Jane. Racconta della sua intelligentissima sorella minore Phoebe, del suo fratello morto e dell'altro fratello trasferitosi ad Hollywood per scrivere, D. B.
Holden è un comune adolescente: racconta un po' di bugie, cerca amicizia, va alla scoperta del sesso, a volte odia il mondo ed altre si sente così felice che quasi si commuove. Però finisce in un tunnel, un tunnel così buio che passa più della metà dei suoi giorni in preda alla depressione perché non riesce bene ad ambientarsi nella società americana e per questo motivo viene ricoverato in un ospedale psichiatrico.
Salinger ha saputo scrivere in modo perfetto, frizzante, ironico e sapiente le personalità di tutti i personaggi da rendere questo romanzo unico.
Se un giorno qualcuno mi chiederà quali siano i miei libri preferiti, risponderò sicuramente: "Il giovane Holden" (oltre a Dracula di Bram Stoker e Madame Bovary di Gustave Flaubert).


Editore: Einaudi

Pagine: 251

Costo: 12,00 €

Voto: ★★★★★

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