Recensione "A piedi nudi, a cuore aperto" - Paola Zannoner

"Perché quel che mi può salvare dalla distruzione e dal terrore ... è lui. Voglio salvarmi dalle mie fantasticherie, dai sogni in cui mille volte l'ho immaginato e inventato a modo mio, in cui ho litigato con lui o gli ho parlato con dolcezza, dai dialoghi deliranti in cui interpretavo entrambe le parti - la mia e la sua - per consolarmi della frustrante consapevolezza di averlo cercato e inseguito inutilmente." 

 Diamo le cose troppo per scontato. Me ne sono resa conto leggendo questo libro di Paola Zannoner, che sinceramente all'inizio neanche mi aveva entusiasmata più di tanto.
La storia racconta di due ragazzi, Rachele e Taisir, così diversi socialmente ma così compatibili caratterialmente. Rachele è la perfetta riproduzione di una ragazza occidentale: è benestante, figlia unica, ha due genitori con bei posti di lavoro che si amano e la amano incondizionatamente, ha delle amiche fantastiche e coltiva la sua passione per il canto senza problemi.
Taisir invece ha origini arabo - palestinesi ed è molto ombroso. Gira sempre sul suo skateboard calandosi il cappuccio della felpa in testa oppure gira nei corridoi della biblioteca pubblica per avere più informazioni sul suo paese d'origine.
Rachele è innamorata persa di Taisir: cerca di seguirlo ovunque, pur di scambiare qualche parola e vedere sul suo dolce viso un sorriso, anche se appena abbozzato.
Taisir è restio: lui non è come lei, non ha i suoi privilegi. Il colore della sua pelle a volte viene prima della sua voce e la polizia gli sta alle calcagna per paura che possa commettere un attentato.
Le sue emozioni sono state un pugno dritto al cuore, perché spesso ho pensato che le persone di altri paesi si sentissero al sicuro in Italia. Invece non è così: la mancanza della cittadinanza e gli alti livelli di pregiudizi non sono altro che fucili velati puntati alla testa.

Pagine: 301

Editore: De Agostini 

Costo: 14,90 €

Voto: ★★★★★