Recensione "La madre che mi manca" - J. C. Oates



"In quel periodo Nikki Eaton era a pezzi, diceva la gente. A me sembrò il periodo in cui i pezzi li rimisi insieme, e diventai più forte."


Nessuno dovrebbe vedere i propri genitori star male, ancor di più vederli morti. Purtroppo è quello che succede a Nikki, l'eccentrica protagonista di questo fantastico libro. Nikki ritrova sua madre morta nel garage della casa in cui ha trascorso la sua infanzia immersa nel sangue. Ricorda quando pochi giorni prima era andata alla festa della mamma con sua sorella Clare. Alla festa era tutto così piacevoli e c'erano tante persone, perché sua madre Gwen era benevola con tutti, era altruista, amante degli animali e del volontariato ed a volte un po' innocente. Era quel tipo di donna che non avrebbe mai potuto far del male a qualcuno. Dal giorno della sua morte, Nikki sprofonda in un dolore sordo: non ha più i capelli bordeaux, non veste in modo sexy, non crede più al suo fidanzato sposato Wally Szalla che le promette sempre di divorziare dalla moglie pur non facendolo mai, non vede di malocchio i vicini e gli amici della madre e cerca di superare le divergenze con la sorella Clare ad un passo dal divorzio con il cognato Rob. 
Nikki segue il processo con a fianco l'ispettore Ross Strabane che vede l'incarcerazione a vita dell'assassino che ha ucciso la madre. Strabane si rivela essere una figura di grande aiuto nell'elaborazione del lutto. Con un inizio un po' lento, la narrazione diventa poi più accattivante e particolarmente ironica. Io ho adorato molto la protagonista Nikki!


Pagine: 454

Editore: Mondadori

Costo: 20,00 €

Voto: ★★★★★

 

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