Recensione "Non sei nata per soffrire" - Marco Giovannelli


"Lei era responsabile del suo destino, di quello passato che non si cambia ma si comprende e di quello presente e futuro che doveva costruire."

 Sabrina ha quarantotto anni, due figli, un lavoro, una casa bellissima ed un marito insopportabile. Il suo matrimonio è stato costruito su ciò che desideravano i suoi genitori e sulla sua educazione troppo restrittiva che l'ha portata a sposare un uomo troppo simile a suo padre; dunque, un uomo poco attento alle emozioni, alle parole, interessato troppo ai soldi e al lavoro.
Sabrina è consapevole che i soldi le permettano di condurre una vita agiata, ma ogni tanto un abbraccio le farebbe bene. Quando vede le altre coppie, apparentemente felici, prova un misto di invidia e malinconia. 
I suoi figli, Lorenzo e Giulia, le danno la forza di mantenere ancora in piedi il matrimonio con Stefano e di farla sorridere anche quando non vorrebbe. Una sera però, in compagnia della sua cara amica Roberta, Sabrina giunge ad una conclusione: i suoi figli hanno bisogno di un'educazione più permissiva e più felice e lei di rifiorire. Inizia a stravolgere la sua vita a partire dai look e dagli atteggiamenti con le persone che conosce.
Per Sabrina avviene una sorta di metamorfosi. 
Per quanto il tema di questo libro sia molto importante, perché tratta di rinascita e relazioni tossiche, non mi è piaciuto molto. Senza mettere in dubbio l'impegno e la bravura dell'autore ho trovato come lato negativo i dialoghi, spesso frivoli ed a volte senza un nesso logico.
È difficile che un  libro non mi piaccia, perché cerco sempre di sceglierli con cura e nelle mie corde, ma ogni tanto può capitare.


Pagine: 128

Editore: Scatole Parlanti 

Costo: 15,00 €

Voto: ★★★



-Collaborazione-

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